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Tatuaggi Fiori

Tatuaggi e fiori sono collegati da sempre da una delle loro caratteristiche comuni:

Sin dalla notte dei tempi gli umani utilizzano questi due simboli per comunicare con la natura e con i loro simili.

Tatuaggi fiori ,I significati dei fiori

I fiori hanno significati risalenti all’alba delle nostre civiltà: tantissime e diversissime civiltà che hanno utilizzato i fiori per comunicare simboli trascendentali, idee forti, parti della loro cultura che invece di essere scritte vengono affidate a questi potentissimi simboli.

Rinascita, amore, paternità e maternità, chi più ne ha più ne metta.
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Il piU' comune: la rosa , Tatuaggi rose

Il più comune tra i fiori che si tatuano la stragrande maggioranza delle persone è la rosa. Tradizionalmente rossa a simboleggiare passione e amore, ma sempre più di frequente proposta in differenti colorazioni. Se la rosa rossa significa amore per passione, una rosa rossa simboleggia grazia eleganza e gentilezza. La nostra rassegna ovviamente non è finita qui perché possiamo parlare anche della rosa bianca simbolo di innocenza purezza e giovinezza.

Discorso a parte invece per le rose arancio simbolo di entusiasmo e fascino, oppure per le rose viola, incantesimo per un amore a prima vista. Chiudiamo con la rosa nera simbolo di morte di oscurità, simbolo che ci sembrerà strano ma diventa sempre più popolare.

Il loto , tatuaggi fiori di loto

Il noto è un simbolo che abbiamo già affrontato nell’articolo che parla di tatuaggi giapponesi. Così come le rose nella nostra parte del mondo il loto è un fiore estremamente popolare in Asia, Nordafrica ed India. Il noto è secondo la tradizione uno dei fiori più antichi dell’universo è questo simbolo può essere trovato non solo nei tatuaggi ma anche in tantissime rappresentazioni popolari e artistiche di quei popoli. Nella religione induista e buddista il loto sta a significare una rinascita sia spirituale che corporale, una rinascita alla realtà della vita vista attraverso gli occhi di queste religioni e discipline.

Il giglio , tatuaggi giglio

Si tratta di un altro tatuaggio estremamente comune. Il giglio è simbolo di amicizia e di relazioni intense, è stato sempre a simboleggiare una relazione lunga, forte e della quale ci si può davvero fidare. Il giglio rappresenta anche la maternità, anche se nelle altre culture questo simbolo varia significativamente: ad esempio per i cinesi il giglio simboleggia abbondanza innocenza e purezza.

Significato della margherita , tatuaggio margherita

In un precedente post abbiamo visto come i fiori hanno un loro linguaggio, e ogni fiore rappresenta e simboleggia un qualcosa. Spesso però i significati e i simboli non sono identici.

Nel caso della margherita, i diversi significati hanno tutti una valenza positiva. Il fiore starebbe a simboleggiare sentimenti e atteggiamenti quali: la purezza e l’innocenza d’animo, la semplicità e la modestia, nonché, come già detto, l’amore puro, fedele, paziente, che sa aspettare senza perdere intensità.

Insomma, si sceglie una Margherita come tatuaggio per simboleggiare qualcosa di positivo e pulito.

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Tatuaggi giapponesi

TATUAGGI SCRITTE GIAPPONESI

tatuaggi GIAPPONESI In giapponese i tatuaggi sono chiamati irezumi (ireru inserire sumi inchiostro nero) o horimono (horu inscrivere mono qualcosa); per precisare la tecnica tradizionale giapponese è detta "Tebori". L'irezumi in origine era praticato come mezzo punitivo (es. marchiatura per criminali, schiavi o prigionieri di guerra) ed era in contrapposizione con il tatuaggio a scopo decorativo chiamato gaman (che vuol dire pazienza). La nascita della cultura istruita e borghese, a partire dal XIX secolo, ha fatto evolvere il tatuaggio giapponese con
disegni e stili unici che prendevano spesso spunto dalle decorazioni dei kimono, dagli abiti dei samurai o da abiti da cerimonia. L'irezumi ha la caratteristica di coprire spesso gran parte della superficie del corpo, anche se in genere sono escluse mani, piedi e testa. Il tatuaggio horimono nella sua forma attuale si è sviluppato a fine Ottocento, ed ha subito fasi alterne di popolarità, essendo stato proibito e riammesso nella legalità più volte. Era una decorazione tipica di quella fascia della società giapponese chiamata "mondo fluttuante", che comprendeva prostitute, giocatori d'azzardo, malviventi, piccoli commercianti, ma soprattutto era diffuso tra i pompieri, i mafiosi e i lavoratori di fatica; presso la classe "alta" ed i samurai era molto raro trovarne esempi. I più classici disegni del
tatuaggi scritte giapponesi

I tatuaggi tradizionali giapponesi sono:

i dragoni ( tatuaggi giapponesi )
i fiori di ciliegio, simbolo della trascendenza ed evanescenza della vita umana ( tatuaggi giapponesi )
Fudomyo-O, versione giapponese della divinità buddista Acalanatha, versione furiosa del Budda ( tatuaggi giapponesi )
shishi, raffigurazione stilizzata e mitologica del leone ( tatuaggi giapponesi )
le carpe koi, simbolo di perseveranza e coraggio ( tatuaggi giapponesi )
maschere hannya, ovvero maschere demoniche usate nel teatro nō giapponese, ritratte nei tatuaggi con valore apotropaico ( tatuaggi giapponesi )
hebi, serpente simbolo di coraggio
caratteri di scrittura bonji, che vengono utilizzati nel buddismo esoterico giapponese
ideogrammi ( scritte giapponesi )
versetti, citazioni o intere parti di sutra buddisti ( tatuaggi giapponesi )
uccello hou-ou, simile alla fenice occidentale( tatuaggi giapponesi )
Kilin o kirin, animale mitico con valore di portafortuna( tatuaggi giapponesi )
kiku, fiori di crisantemo( tatuaggi giapponesi )
botan, fiori di peonia( tatuaggi giapponesi )
fiori di loto( tatuaggi giapponesi )
raffigurazioni tratte dalle stampe ottocentesche ukiyo-e( tatuaggi giapponesi )
Questi temi vengono spesso abbinati secondo combinazioni classiche, ad esempio il dragone viene preferibilmente raffigurato insieme al crisantemo; il leone viene preferibilmente tatuato insieme alla peonia, creando così un abbinamento classico dal nome "kara-jishi"; le maschere hannya vengono preferibilmente abbinate ai serpenti ed a simboli buddisti, come il loto e il rotolo dei sutra, oppure a petali e fiori di ciliegio.

FOTO TATUAGGI GIAPPONESI REALIZZATI DA PEPPE TATTOO - TATTOO FANTASY

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DISEGNI DI TATUAGGI GIAPPONESI E SCRITTE



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Tatuaggio Carpa Koi

TATUAGGI CARPE KOI : SIGNIFICATO, FOTO E DISEGNI

La carpa che solitamente si tatua proviene dai disegni cinesi e dai tatuaggi giapponesi. Ecco perché, abitualmente, quando si parla di tatuaggi e di carpe si parla di Carpa Koi. Il termine giapponese Koi significa semplicemente carpa. La carpa Koi (鲤) più specificamente nishikigoi (锦鲤, pron. Niscichigoi, Letteralmente “carpa broccata”) o carpa giapponese, raggruppa tutte le diverse varietà ornamentali della carpa comune. Le carpe sono simbolo di affetto e di amicizia. Le Koi e i tatuaggi di carpe Koi sono per tradizione considerati dei portafortuna. Le Koi sono state sviluppate dalla carpa comune nell’antica Cina durante la Dinastia Jin. La carpa comune è stata introdotta in Giappone attraverso la Cina nel XV secolo. Proprio in Giappone iniziò la produzione di carpe con colorazioni differenti. La carpa è anche simbolo di coraggio: se catturata, affronta la lama del coltello senza ombra di paura, così come un samurai affronta la lama nemica.

In Giappone si dice che, a differenza degli altri pesci che tentano di fuggire, quando si trova sul tagliere la carpa non trema e rimane immobile. La leggenda narra che la carpa sia un pesce sacro, che con estrema forza risalga le cascate fino a raggiungere la fantomatica “Porta del Drago“, attraversata la quale diventerà dragone e riuscirà ad ottenere l’immortalità. La carpa Koi ha caratteristiche fortemente mistico-religiose, non a caso le carpe sono sempre presenti nei laghetti dei templi giapponesi, in vari colori e in varie grandezze, per ricordare a tutti che l’immortalità alberga in quel luogo. Ecco, in breve, la leggenda della carpa: “una carpa coraggiosa e perseverante riuscì a risalire la cascata situata sulla porta del Drago, lungo il Fiume Giallo, superando ostacoli e spiriti malvagi. Gli dèi, impressionati da tanto coraggio, la trasformarono in un grande drago.

Sotto forma di drago, la carpa acquisì il dono dell’immortalità, diventando così il simbolo di chi aspira a compiere grandi imprese e non teme di affrontare le avversità della vita.” Risulta chiaro quindi che, quando si inizia a pensare di farsi tatuare una bella carpa sulla propria pelle, occorre tenere anche in considerazione l’ipotesi che questa carpa un giorno potrebbe trasformarsi, sempre a livello di tatuaggio, in un bellissimo e fortissimo Drago. Ecco perché il tatuaggio della carpa (che diventa poi Drago) necessità di ampio spazio corporeo!

FOTO E DISEGNI TATUAGGI CARPE KOI

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TATUAGGI REALIZZATI DA PEPPE TATTOO DEL TATTOO FANTASY A CIVITANOVA MARCHE

La carpa koi è una delle caratteristiche tipiche dell’iconografia del tatuaggio giapponese e il loro significato primario risiede nel coraggio, nella perseveranza e nella virilità. in genere viene tatuata rivolta verso l’alto perchè risale la corrente delle cascate ed affronta le avversità, per questo motivo nell’antichità era il tipico soggetto per giovani ragazzi che aspiravano alle tipiche virtù virili. Si dice che la carpa sia in grado di risalire agilmente le cascate e, se catturata, affronti la lama del coltello senza ombra di paura, così come un samurai affronta la lama nemica. Ci sono anche delle teorie secondo le quali le carpe koi sarebbero lo stato embrionale del drago e una volta risalita la cascata si trasformerebbero appunto in un drago, simbolo di immortalità. La leggenda narra che la carpa sia un pesce sacro, che con estrema forza risalga le cascate fino a raggiungere la fantomatica “Porta del Drago“, attraversata la quale diventerà dragone e riuscirà ad ottenere l’immortalità. La carpa koi ha quindi una connotazione fortemente mistico/religiosa, infatti questi pesci sono sempre presenti nei laghetti dei templi giapponesi, in vari colori e in varie grandezze, per ricordare a tutti che l’immortalità alberga in quel luogo.

LA STORIA DEL TATUAGGIO CARPA KOI

La carpa che solitamente si tatua proviene dai disegni cinesi e dai tatuaggi giapponesi. Ecco perché, abitualmente, quando si parla di tatuaggi e di carpe si parla di Carpa Koi. Il termine giapponese Koi significa semplicemente carpa. La carpa Koi (鲤) più specificamente nishikigoi (锦鲤, pron. Niscichigoi, Letteralmente “carpa broccata”) o carpa giapponese, raggruppa tutte le diverse varietà ornamentali della carpa comune. Le carpe sono simbolo di affetto e di amicizia. Le Koi e i tatuaggi di carpe Koi sono per tradizione considerati dei portafortuna. Le Koi sono state sviluppate dalla carpa comune nell’antica Cina durante la Dinastia Jin. La carpa comune è stata introdotta in Giappone attraverso la Cina nel XV secolo. Proprio in Giappone iniziò la produzione di carpe con colorazioni differenti. La carpa è anche simbolo di coraggio: se catturata, affronta la lama del coltello senza ombra di paura, così come un samurai affronta la lama nemica. In Giappone si dice che, a differenza degli altri pesci che tentano di fuggire, quando si trova sul tagliere la carpa non trema e rimane immobile. La leggenda narra che la carpa sia un pesce sacro, che con estrema forza risalga le cascate fino a raggiungere la fantomatica “Porta del Drago“, attraversata la quale diventerà dragone e riuscirà ad ottenere l’immortalità. La carpa Koi ha caratteristiche fortemente mistico-religiose, non a caso le carpe sono sempre presenti nei laghetti dei templi giapponesi, in vari colori e in varie grandezze, per ricordare a tutti che l’immortalità alberga in quel luogo. Ecco, in breve, la leggenda della carpa: “una carpa coraggiosa e perseverante riuscì a risalire la cascata situata sulla porta del Drago, lungo il Fiume Giallo, superando ostacoli e spiriti malvagi. Gli dèi, impressionati da tanto coraggio, la trasformarono in un grande drago.

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Tatuaggi Maori

Origini e significati dei tatuaggi maori

tatuaggi maori I Maori sono una popolazione di stirpe
polinesiana, insediatasi in Nuova Zelanda attorno al 900 d.C. e la loro storia è lunga ed intrigante.Essi sono avventurieri audaci ed intraprendenti, uno dei più grandi popoli di navigatori di tutti i tempi: il loro viaggio verso la Nuova Zelanda è avvenuto in una serie di epiche canoe (waka) Il suo Il tatuaggio, nella cultura Maori, rivestiva un significato molto importante. Esso serviva come strumento di comunicazione sociale. La società maori era infatti molto stratificata ed il tatuaggio serviva ad indicare con precisione la casta di appartenenza di ognuno: nel tatuaggio venivano identificate l’origine materna e paterna, il mestiere ed anche l’eventuale raggiungimento di un rango superiore rispetto a quello di nascita.
I guerrieri usavano tatuarsi con orgoglio, per raccontare le loro gesta e la loro storia. Inoltre, con il tatuaggio, essi mettevano in evidenza la muscolatura per apparire più forti di fronte al nemico. Il tatuaggio svolgeva anche una funzione estetica, serviva cioè come forma di abbellimento della persona, un po’ come il trucco usato ai giorni nostri. Ad esempio, una donna che non avesse segni tatuati attorno alle labbra non veniva considerata attraente.
Il tatuaggio più rappresentativo di questa cultura era il “moko”, che veniva usato come segno di passaggio dall’adolescenza all’età adulta .
Nel moko il viso era completamente ricoperto, dalla radice dei capelli al mento e da un orecchio all’altro, di complessi motivi.
Il tatuaggio veniva eseguito solo da santoni o da persone ufficialmente riconosciuti come “Tohunga ta Moko”, cioè tatuatori.
Essi studiavano la struttura facciale del futuro tatuato ed individuavano un disegno. Spettava poi agli anziani del clan decidere se il simbolo proposto rappresentava la personalità del singolo individuo. I disegni venivano concepiti in modo tale da essere successivamente ampliati.
Un tatuaggio Maori, in pratica, non si concludeva mai: la sua realizzazione poteva durare un’intera vita. Le due principali tecniche utilizzate per i tatuaggi erano il “puhoro” e il “moko whakairo”.
Il primo consisteva nel pungere la pelle con uno strumento acuminato e nell’inserire nelle punture un pigmento che lasciava la traccia del disegno sotto pelle. Il “moko whakairo”, invece, veniva fatto con scalpelli ed altri strumenti taglienti che “scolpivano” la pelle: le ferite venivano successivamente riempite di colore e il disegno, una volta guarita la pelle, era reso ancora più evidente dal rilievo delle cicatrici.
I tatuaggi Maori sono giunti fino ai nostri giorni e continuano ad essere considerati estremamente attuali, incontrando ancora il gusto di moltissimi appassionati.
Da non dimenticare, tuttavia, che nei tatuaggi maori, ad ogni simbolo viene attribuito un significato ben preciso.

FOTO TATUAGGI MAORI DI PEPPE TATTOO DEL TATTOO FANTASY

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tatuaggi maori Di seguito, i principali simboli usati dai Maori, con relativi significati:
Ascia: guerriero, combattente
Balena: famiglia, protezione
Cerchio: il cerchio della vita, unità, origini
Conchiglia: amore, intimità, protezione
Delfino: armonia, amicizia, protezione
Farfalla: anima, trasformazione, libertà
Fenice: immortalità, eternità, rinnovamento
Fiore di loto: perfezione, vincere le avversità
Fuoco: mutamento
Gatto: cambiamento, adattabilità
Gufo: conoscenza, saggezza, magia
Koru (germoglio di felce): rinascita, nuovo inizio
Leone: coraggio, regalità
Libellula: magia, trasformazione
Lucertola: fortuna, vita
Luna: femminilità, fertilità
Lupo: fedeltà
Onde, acqua: continuità nel cambiamento, vita
Rondine: libertà, buone notizie, protezione
Rosa: perfezione, amore
Rosa del Borneo, scorpione del Borneo: valore, coraggio
Sole: eternità, vita, gioia
Squalo: adattabilità, resistenza
Tartaruga: guida, famiglia, navigatore (per la Polinesia), longevità (per l’Asia)
Uccelli: libertà e comunicazione con gli dei

FOTO E DISEGNI DI TATUAGGI MAORI

La cultura dei Māori si divide in tre gruppi: Isole del Nord, Isole del Sud, Isole Chatham. Il perno della vita sociale e artistica è la Casa della Riunione, impreziosita di sculture molto grandi che descrivono un variegato pantheon di figli del Cielo e della Terra. L'arte dei Māori assomiglia a quella della Papuasia. Tre sono gli stili artistici prevalenti: kaitaia, taranaki, hauraki. I motivi comuni sono il dio marino, il dio della guerra, e il padre degli uomini e degli dei. Le loro abitazioni, in legno, sono spesso decorate con complessi intagli policromi. Artistica va considerata anche la pratica del tatuaggio del volto e del corpo, che rappresenta una delle tradizioni più importanti e resistenti di questo popolo. Tipica è anche la danza della Haka, resa celebre anche in Occidente dagli All Blacks, la nazionale di rugby neozelandese, che prima di ogni match intona la Ka Mate, una delle due versioni di Haka (l'altra, fatta solo prima di match importanti, è la Kapa o Pango). Tradizionalmente la religione era gestita da ufficiali del culto e quindi si effettuavano celebrazioni di miti utilizzanti marionette. La scultura è prevalentemente guerriera e presenta alcune analogie con il bushidō giapponese.[6] Un ottimo esempio è il temibile taihu, una testa dall'aspetto feroce che veniva fissata sulla prua delle imbarcazioni per intimidire i nemici. La società māori è tradizionalmente suddivisa in caste.




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